Giornata dell'amicizia 2025: la bellezza della spiritualità missionaria
- apassoduomo
- 11 giu
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Abbiamo realizzato una bella iniziativa di amicizia e fraternità lunedì 2 giugno come Centro Culturale a Passo d’Uomo, rispolverando dopo alcuni anni, una ormai consueto e sperimentato appuntamento di riflessione, ma anche di familiare condivisione che avevano ideato Don Ennio e Ines un po' di tempo fa.
Abbiamo dedicato un giornata alla scoperta o meglio riscoperta dell’arte e cultura Bresciana, molto vicina e comune alla nostra, ma anche alla spiritualità missionaria della comunità dei Saveriani. Va ricordato che la comunità Saveriana di Brescia è il centro culturale dei Missionari Saveriani in Italia. Pubblica il giornale "Missionari Saveriani" e la rivista "Missione Oggi" e offre tantissime altre iniziative missionarie e culturali.

La mattinata è stata dedicata interamente alla visita guidata del Museo di Santa Giulia, realtà ricchissima di storia e testimonianze, che sebbene già visitato da diversi noi, attraverso l’aiuto di una preparatissima guida siamo stati in grado di apprezzare il valore dell'antico luogo decumano massimo della Brixia romana ospitato all'interno del vasto complesso museale, fatto erigere da Re Desiderio in epoca Longobarda e variamente ampliato e modificato in più di mille anni di storia.
Abbiamo toccato con mano la zona sottostante al Museo ricca di reperti archeologici di varie epoche, in maggioranza appartenenti all'epoca romana e ottimamente conservati, in particolare le Domus dell’Ortaglia. Fanno parte del museo tutte le strutture dell'antico monastero, fra cui la chiesa di Santa Maria in Solario il Coro delle monache e la chiesa di Santa Giulia. Incantevoli soprattutto la Croce di Desiderio e la Lipsanoteca.
Il nostro percorso si è poi spinto nel Parco Archeologico mediante una passeggiata monumentale nel Corridoio Unesco che ci ha portato ad ammirare la Vittoria Alata patrimonio unico e inestimabile di identità, storia, bellezza realizzato nel 1° secolo d.C.
Tutta questa ricchezza di cultura, arte e storia accumulata in più di 2.000 anni ha sicuramente accresciuto la nostra formazione e sensibilità per il bello e per ciò che non è banale, ma dà valore e senso all’impegno umano.
Ci siamo poi rifocillati nel refettorio del Monastero del Santissimo Corpo di Cristo, realizzato nel Quattrocento e ora tenuto dai Padri Saveriani, accolti da Padre Mario Menin, direttore della rivista Missione Oggi e prezioso amico e collaboratore di Don Ennio ed Ines. Abbiamo potuto apprezzare anche la gustosa cucina della Cooperativa Sociale che ci ha preparato il pranzo.
Poi siamo passati alla visita del complesso monastico e, in particolare, della Chiesa di San Cristo soprannominata la Cappella Sistina di Brescia completamente affrescata tra il XV e il XVI secolo, dedicata al Santo Corpo di Cristo e quindi all’Eucarestia tema particolarmente sentito dalla spiritualità dei Gesuiti, ordine religioso che fondò l’edificio.
Siamo poi passati a visitare i vari chiostri antichi con la meridiana catottrica e poi abbiamo potuto ammirare gli affreschi del Romanino nel refettorio.
Ma la parte più intensa e significativa della giornata è stata la riflessione che abbiamo condiviso con Padre Menin negli ambienti di Missione Oggi, eravamo circa in 25 e attorno ad un tavolo ci siamo soffermati a ragionare sulla nostra identità di membri di un Centro Culturale, ma anche sulle testimonianze che ci hanno trasmesso Don Ennio ed Ines e sul come portare avanti il percorso che da decenni ci ha coinvolti, Il Padre Saveriano riportandoci molti esempi di confratelli che stanno lavorando in varie parti del mondo per vivere la Fede in cui credono al
servizio dell’umanità ci ha sollecitati a non fermarci a fare l’elenco delle lamentele e degli insuccessi, delle difficoltà che caratterizzano la fase storica in cui viviamo, anche nella Chiesa, ma a trovare momenti di condivisione ed impegno per condividere la Parola Evangelica, per interiorizzarla e viverla come singoli ed anche a livello di Centro Culturale senza paure e timori.
Ci ha portato l’esempio di altre realtà di gruppi che come il nostro si impegnano a livello laicale in tal senso e che stanno raccogliendo frutti importanti. Per cui ci siamo lasciati con questo progetto non impossibile da realizzare e che prevede un nostro ulteriore e mirato impegno collettivo, senza aspettare di trovare tutto preparato come avveniva in passato.




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